Gli azionisti raggruppati in ASATI, l'ASsociazione degli Azionisti di Telecom Italia-Tim, hanno espresso in una nota le loro preoccupazione sulla situazione in cui versa l'azienda e sulla recente eliminazione delle deleghe all'amministratore delegato Amos Genish.
Il momento è grave. Di nuovo abbiamo un ricambio di CEO in corso, dopo poco più di 1 anno. È un momento chiave per il futuro dell’Azienda, che si dovrà confrontare in modo vincente con il nuovo progetto di rete unica di cui parla il Governo.
È fondamentale che si pervenga velocemente alla nomina di un nuovo AD che abbia la piena fiducia del BoD. Genish aveva dalla sua una forte esperienza nel settore, occorre una figura di forte standing ed esperienza che lo sostituisca.
Asati raccomanda fortemente una scelta interna che preveda una figura nazionale con consolidata esperienza nel settore delle tlc, che ci sembra allineata alla best practice delle public companies. La nostra associazione, forte di tanti lavoratori azionisti di TIM, si impegnerà per assicurare che TIM continui a controllare i suoi fattori di produzione chiave, innanzitutto la Rete, favorendo al contempo alleanze e accordi che possano portare ad una unica infrastruttura fissa in FTTH per Paese, che si possa sviluppare grazie anche a mirati interventi dello Stato, e nel pieno rispetto del valore delle attività in gioco e dei relativi assetti proprietari. Asati si impegnerà a difendere gli attuali e importanti assetti occupazionali della nostra Azienda, che saranno sostenuti - come negli altri grandi Paesi europei - dall’ulteriore sviluppo dell’operatore infrastrutturale di riferimento, che deve restare TIM, gestendo una rete aperta e favorendo una corretta concorrenza nel segmento retail. |